Apertura conto corrente per imprenditori: ostacoli e soluzioni

In Italia aprire un conto corrente aziendale è sempre più difficile. Scopri ostacoli, protesti, rifiuti bancari e le possibili soluzioni.

6/26/20252 min read

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Aprire un conto corrente in Italia: un calvario per gli imprenditori

In Italia oggi, ottenere un conto corrente non è più un mero passaggio burocratico: per molti imprenditori, è diventato un ostacolo decisivo. Le banche analizzano con estrema attenzione ogni richiesta, e condizioni come protesti, pendenze o semplici avvisi di rischio possono bastare per bloccare l’apertura. Eppure, non esistono norme che impediscano assolutamente l’apertura di un conto a imprenditori “segnalati” o protestati facile.it+15brokerassociati.it+15danielepescaraconsultancy.com+15itismagazine.it+1federcontribuenti.it+1.

Perché succede?

  1. Derisking bancario
    Dopo i controlli rafforzati anti-riciclaggio e l’aumento dei rischi reputazionali, le banche hanno intensificato le verifiche e rifiutano anche posizioni economicamente superabili, per minimizzare il rischio.

  2. Registro protesti e CRIF
    Avere protesti o segnalazioni in CRIF riduce drasticamente le chance di aprire un conto tradizionale. La legge non lo vieta, ma la prassi bancaria spesso sì federcontribuenti.it.

  3. Differenza tra consumatori e imprese
    Mentre un “conto di base” è garantito per le persone fisiche che soggiornano regolarmente , per le imprese non esiste equivalente: resta in discussione legislativa, ma ancora inesistente nella pratica.

Cosa dicono le istituzioni

  • Banca d’Italia ha ricevuto tra il 2019 e il 2024 circa 230 segnalazioni legate a difficoltà nel aprire o mantenere conti aziendali. Un terzo delle denunce riguarda proprio il rifiuto all’apertura borsaitaliana.it+1acadi.it+1ilgiornaleditalia.it+1bancaditalia.it+1.

  • La proposta in Parlamento, già discussa nel giugno 2025, mira a vietare il recesso unilaterale da parte delle banche e imporre l’obbligo di aprire conti in presenza di saldi attivi .

  • Banca d’Italia ha avanzato, durante un’audizione pubblica, la creazione di un diritto al conto di pagamento per professionisti e imprenditori, modellato sul conto di base, ma senza fido o credito ilgiornaleditalia.it+1borsaitaliana.it+1.

Impatto pratico su imprenditori e professionisti

  • Stop alla creazione o espansione d'impresa
    Senza conto, diventa difficile versare capitale, incassare fatture o pagare fornitori; può ritardare la costituzione o la crescita di nuove iniziative borsaitaliana.it+15montecarloin.net+15sifir.eu+15.

  • Soluzioni workaround

    • Conti specifici per protestati, offerti da società terze, spesso con limitazioni (senza assegni o fido) contoprotestatiservice.it+3facile.it+3itismagazine.it+3.

    • Società artificiali o conti esteri (Malta, Dubai): rischiano di infrangere l’obbligo di c/c dedicato per le P.IVA, e possono generare grattacapi fiscali .

Quali sono le proposte sul tavolo?

  1. Normativa obbligatoria
    Imporre alle banche di giustificare un rifiuto e definire tempi massimi per la pratica, come già visto in Francia e Belgio ilgiornaleditalia.it+1montecarloin.net+1.

  2. Conto per imprese simile a quello di base
    Estendere ai professionisti lo strumento già previsto per i consumatori, con servizi essenziali ma senza fido ilgiornaleditalia.it.

  3. Bilanciare autonomia bancaria e inclusione finanziaria
    Banca d’Italia e ABI discutono un compromesso tra libertà contrattuale delle banche e tutela dell’imprenditore acadi.it+2ilgiornaleditalia.it+2bancaditalia.it+2.

Consigli pratici per gli imprenditori

Conclusione

L’apertura di un conto corrente è oggi un vero check-point per l’imprenditorialità in Italia. Tra controlli stringenti e incertezze legislative, molti professionisti restano bloccati sul nascere. Ma c’è speranza: le istituzioni stanno lavorando a nuove norme per garantire l’“inclusione finanziaria d’impresa”. Al momento, chi avvia un’attività deve restare vigile, documentarsi, e scegliere conti flessibili o con garanzie alternative.